In un periodo di crisi come quello che sta vivendo il nostro Paese, è molto importante
per il prodotto italiano, incrementare la propria visibilità sul mercato estero.
Per quanto riguarda la grappa, nonostante l’Italia rimanga al momento il mercato
principale e anche se all’inizio di quest'anno 2013 si sia registrata una flessione
negativa per quanto riguarda le esportazioni della grappa all'estero, nel 2012
i dati ISTAT avevano segnalato un + 16% rispetto all'anno precedente, la Germania
rimane il Paese UE dove il distillato è maggiormente richiesto (60% delle esportazioni),
un notevole incremento si è registrato in Russia e nei Paesi dell’Europa dell’est.
Buoni sono anche i risultati dell’export in America, soprattutto Stati Uniti e la novità
sembrano essere i Paesi Orientali, dove cresce l’interesse per un distillato unico
e di qualità come la grappa.
Alla luce di questi risultati molte distillerie hanno investito in innovazione interna
e nella comunicazione/pubblicità del brand, però molto si può ancora fare per
incrementare le esportazioni della grappa.
Abbiamo intervistato Lorenzo Palla, titolare dell'azienda agricola Conte Loredan
Gasparini di Venegazzù produttrice dalla famosa Grappa Capo di Stato.
Alcuni chef italiani all’estero, intervistati dal settimanale di un'azienda leader
nel settore enogastronomico in Italia, hanno indicato quelle che ritengono le cause
per le quali la Grappa non è ancora riuscita a distinguersi fuori dal nostro Paese.
Qual è la sua opinione in proposito?
1 La Grappa di eccellenza è un prodotto relativamente giovane che deve compiere
il suo percorso per affermarsi alla pari di altri distillati;
"Certo, questo è uno dei motivi ma un altro motivo storico è la piccola dimensione
delle nostre distillerie che non riescono ad investire in comunicazione come i grossi
gruppi stranieri che gestiscono altri spirits."
2 La particolarità del prodotto ne limita anche l’utilizzo, infatti, la grappa è poco
utilizzata nella composizione dei cocktails o long-drink;
"Anche questo è vero, ma più si investe sulla diffusione e più si creano
possibilità per ampliare l’utilizzo di tale prodotto che ha una notevole originalità."
3 Dal punto di vista pubblicitario, la grappa all’estero risente della maggior azione
e presenza di cui godono invece altri distillati. Bisognerebbe quindi puntare di più
sulla comunicazione e sul marketing e organizzare dei corsi per far conoscere il prodotto.
"Sicuramente la promozione è la chiave più importante per il successo di tale prodotto,
però purtroppo è limitata dalle scarse capacità delle singole aziende che non essendo
grandi gruppi industriali non riescono ad essere visibili nella comunicazione internazionale."
Quali potrebbero essere le strategie più efficaci da intraprendere per dare maggiore
visibilità all'estero alla grappa, distillato d'eccellenza?
"A mio avviso la strategia, non avendo mezzi finanziari sufficienti, deve sempre passare
attraverso la promozione del Made in Italy e quindi agganciarsi a tutti gli eventi
che promuovono l’Italia nel mondo. Voci di corridoio riferiscono che all’Expo 2015
non sia stato previsto un luogo per la grappa!
Se è vero, questo è un chiaro esempio della scarsa attenzione delle istituzioni verso
le migliori produzioni di qualità del nostro paese."