TIPOLOGIE DEL PROSECCO

 

Le tipologie del Prosecco sono essenzialmente tre: SPUMANTE, FRIZZANTE e TRANQUILLO a seconda dell'effervescenza. In tutti i casi si tratta di un vino dal colore giallo paglierino, dall'odore fine e dal sapore fresco.

 

  • Il PROSECCO SPUMANTE, ha un'effervescenza persistente ed è la versione simbolo della denominazione. In base al contenuto zuccherino può essere:
  • BRUT il contenuto zuccherino è inferiore a 12 g/litro.
  • EXTRA DRY il contenuto zuccherino è compreso tra 12 e 17 g/litro.
  • DRY il contenuto zuccherino è compreso tra 17 e 32 g/litro.
  • DEMI-SEC quando il contenuto zuccherino è compreso tra 32 e 50 g/litro.

 

  • Il PROSECCO FRIZZANTE ha un perlage lieve e meno persistente.

 

Nel PROSECCO TRANQUILLO il perlage è assente

 

Per la produzione del Prosecco DOC e DOCG si usano principalmente uve provenienti dal Glera, un vitigno a bacca bianca, con tralci color nocciola che produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati. Nel 2009, a tutela della provenienza del vino di prosecco e per bloccarne le imitazioni, si è legiferato di utilizzare il termine "glera" quale sinonimo dell’uva di prosecco, e la parola "Prosecco" per identificare una delle Denominazioni (DOC o DOCG) in cui è prodotto il glera.

 

Insieme alla Glera, fino ad un massimo del 15 %, possono venir utilizzate anche altre varietà di uva: Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay e Pinot.

 

 

PROSECCO DOC

Il Prosecco è un vino a Denominazione d’Origine Controllata (D.M. 17 luglio 2009), la produzione avviene nel Nord Est d’Italia all’interno di un’area che comprende 9 province, situate tra il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine).

La vite è coltivata in una zona che offre garanzie di qualità, caratterizzata da precise condizioni ambientali, quali: un clima generalmente temperato, una piovosità che favorisce il corretto sviluppo vegetativo della vite e un terreno di origine alluvionale ricco di minerali e microelementi.

Il Prosecco DOC, in base alla zona di produzione, si può suddividere in:

  • DOC Veneto: quando la raccolta delle uve, la vinificazione e l’imbottigliamento avvengono completamente nella regione Veneto
  • DOC Marca Trevigiana: quando la raccolta delle uve, la vinificazione e l’imbottigliamento avvengono completamente nella Provincia di Treviso

DOC Colli Trevigiani: quando la raccolta delle uve, la vinificazione e l’imbottigliamento avvengono completamente nella zona delle colline pedemontana di Treviso

 

 

PROSECCO SUPERIORE DOCG DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE

Il Prosecco DOC coltivato e vinificato nell’area collinare ristretta ai 15 comuni confinanti con Conegliano e Valdobbiadene nel 2009 ottiene il riconoscimento della G simbolo di garanzia certificata da severi controlli a cui è sottoposta ogni fase della produzione.

La vite è coltivata ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare, solo nel versante dei colli più esposto al sole.

La disciplinare della DOCG prevede:

Il territorio come garanzia della Superiorità: tutti i vini riportano sull'etichetta il nome della Denominazione “Conegliano Valdobbiadene”.

  • La zona di produzione: dev’essere quella limitata ai 15 comuni collinari tra Conegliano e Valdobbiadene; zona a forte vocazione viti-vinicola.
  • Le uve: il vino è prodotto con un’elevata percentuale di uve del vitigno Glera, circa 85%, e in minima parte, il 15%, con l’utilizzo di uve come il Verdiso, Bianchetta, Perera, Glera Lunga.
  • La produzione: è di 135 quintali per ettaro.
  • L’introduzione del “Rive”: vitigno utilizzato solo per la produzione dello spumante, sull’etichetta della bottiglia è indicato il nome di origine delle uve, valorizzando in questo modo le sottozone.

 

 

PROSECCO DOCG DI VALDOBBIADENE SUPERIORE DI CARTIZZE

L’area di produzione del Cartizze è delimitata all’interno di quella del Prosecco DOCG, e più precisamente del comune di Valdobbiadene nelle frazioni di Saccol, Santo Stefano e San Pietro di Barbozza.

Quattro sono le caratteristiche del territorio del Cartizze:

  1. La terra: morenica, composta da arenarie e argille che consentono un drenaggio veloce delle piogge e una continua riserva d’acqua per le piante.
  2. L’esposizione: la zona è interamente in collina esposta a sud, quindi il sole la illumina per quasi l’intera giornata garantendo una corretta maturazione dell’uva e il colore unico.
  3. Il clima: temperato, presente solo in questa zona, grazie alla presenza delle colline che diventano un riparo dalle correnti fredde che provengono dai monti e scendono verso la pianura.

Tutela della zona: la zona del Cartizze si estende per poco più di circa100 ettari selezionati in base alle caratteristiche del microclima e del territorio che ne garantiscono l’unicità del prodotto.

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